Non eroi, ma professionisti del soccorso che nello svolgimento della propria attività devono far affidamento sulla propria formazione tecnica. E non solo su quella. Nella gestione delle emergenze è necessario essere preparati ad affrontare reazioni fisiche ed emotive sia nelle vittime sia in se stessi. Perché si è uomini e donne anche se si indossa una divisa alla quale si è legati da un forte senso di appartenenza.
Il tema è stato ieri sera (12/10) al centro di un appuntamento dedicato ai membri delle Strutture operative della Protezione civile e promosso dagli Psicologi per i popoli del Trentino Odv negli spazi della Biblioteca universitaria centrale. “Conoscere le proprie reazioni e condividerle è fondamentale per gestirle e continuare così svolgere la propria opera di aiuto con equilibrio psicologico ed efficacia professionale” hanno spiegato Diego Coelli, Giovanna Endrizzi e Laura Valer agli operatori (Vigili del fuoco volontari, Croce rossa e Nuvola) intervenuti all’incontro, inserito nel ricco calendario della Settimana della Protezione civile.
“Il soccorritore per definizione è attento ai bisogni degli altri, ma è anche un essere umano dotato della stessa fragilità che percepisce e cura nelle vittime” sono state le loro parole. Nella gestione delle emergenze è necessario essere preparati ad affrontare reazioni fisiche ed emotive sia nelle vittime sia in se stessi. «Conoscere le proprie reazioni e condividerle è fondamentale per gestirle e continuare così svolgere la propria opera di aiuto con equilibrio psicologico ed efficacia professionale» hanno spiegato Diego Coelli, Giovanna Endrizzi e Laura Valer agli operatori intervenuti all’incontro, inserito nel ricco calendario della Settimana della Protezione civile. In quel preciso momento si mette a frutto la propria preparazione professionale, da cui possono conseguire sensazioni positive di euforia ed efficacia, quando si riesce a prestare effettivamente aiuto. Per i soccorritori è dunque importante riconoscere le proprie reazioni emotive e – a conclusione degli interventi più complessi sotto il profilo psicologico – condividere le proprie sensazioni con i colleghi in un momento di debriefing.