TRENTO – 20 ott. 2023 – Rimangono le ipotesi di prevedere tram o bus rapidi per lo sviluppo di un sistema di secondo livello ad alta frequenza, nella tratta Lavis-Spini-Mattarello, che ora sarà oggetto di ulteriore approfondimento. Intanto, col provvedimento adottato oggi dalla Giunta provinciale, è stata approvata la «Relazione studio di fattibilità Nordus fase 1» e aggiornate le «Linee strategiche di indirizzo per la pianificazione della mobilità della Provincia Autonoma di Trento».
Tra la Provincia autonoma di Trento, il Comune di Trento e Trentino Trasporti c’è un accordo di collaborazione per la realizzazione dello studio di fattibilità del progetto di prolungamento e potenziamento della ferrovia Trento-Malé, nel tratto da Lavis a Mattarello, o relative alternative, denominato progetto «Nordus» in funzione di servizio urbano nel contesto delle altre reti a servizio della mobilità nord – sud.
Il sistema integrato in esame Nordus:
- linea ferroviaria Trento-Malè interrotta e attestata all’attuale terminal di Trento centro;
- linea ferroviaria Trento-Malè raddoppiata nella tratta tra Lavis e la stazione di Trento centro;
- linea ferroviaria Trento-Malè interrata in corrispondenza dell’ingresso alla stazione centrale di Trento;
- scelta della combinazione di due scenari – BRT tra Lavis e Mattarello e tram tra Spini di Gardolo e Mattarello – attraverso gli ulteriori approfondimenti previsti nella fase 2 dello studio.
Con la relazione approvata oggi si delinea una riformulazione dell’idea originale del Nordus individuando non più un unico sistema di trasporto sull’asse nord-sud della città di Trento, ma prevedendo una soluzione integrata tra diversi sistemi che vede il raddoppio della ferrovia Trento-Malè nella tratta Lavis-Trento centro mantenendo l’attestamento presso la stazione centrale del capoluogo (ipogeo una volta completato l’interramento della linea storica nel tratto urbano di attraversamento) e