CONDINO – (TRENTINO) – 8 giu. 2014 – Trentadue dipendenti in stato di agitazione per la gravità della situazione in cui versa Legno Più Case e oggi si rivolgeranno al sindaco di Condino per aver ascolto delle loro problematiche. Una situazione drammatica anche perchè i lavoratori – stante a quanto riferisce il sindacalista Maurizio Zabbeni della Fillea Cgil del Trentino – non percepiscono neppure l’anticipazione da parte dell’azienda dell’indennità della cassa integrazione ordinaria.
Da quì la riunione in assemblea e il coinvolgimento del sindaco di Condino Giorgio Butterini per poter trovare qualche soluzione a tutela dei lavoratori ormai esausti.
Che il reparto legno abbia subito problemi lo conferma la chiusura di alcune aziende solo nella Val del Chiese. Un vero e proprio dramma. Tra le firme principali cessate la Nicolini S.p.a, La Sorino Legno s.r.l. Trentino Legno, Storo Legno Master, anche se l’elenco si allunga con alcune altre realtà minori. Pare che il comparto legno non sia poi così tanto in difficoltà, ma a creare i maggiori problemi sia il recupero dei pagamenti per i lavori eseguiti. Questa è – almeno per la direzione di Legno Più – il motivo della crisi aziendale.
Nella foto di copertina il sindacalista Maurizio Zabbeni della Fillea Cgil del Trentino