TRENTINO – FLC CGIL E CISL SCUOLA: “STABILIZZAZIONI E ANZIANITÀ SENZA TAGLIARE L’OFFERTA FORMATIVA”

Cronaca

TRENTO – 11 giu. 2014 – All’Apran in dirittura d’arrivo la trattativa che ha preso le mosse dalla firma del protocollo d’intesa con la Provincia sulle immissioni in ruolo di 500 precari.

La trattativa all’Apran sulla stabilizzazione degli insegnanti precari e per il riconoscimento degli scatti di anzianità maturati dai docenti è in dirittura d’arrivo. Oggi, convocate all’Apran alle 10 del mattino, le parti hanno iniziato una discussione di merito su una proposta di articolato contrattuale. Mentre la trattativa sugli aspetti contrattuali prosegue ad oltranza, Flc Cgil e Cisl Scuola che l’8 maggio scorso avevano sottoscritto il protocollo d’intesa con la Provincia per l’avvio della trattativa, riaffermano le priorità difese dalle due organizzazioni sindacali. 

«Il nostro obiettivo – spiegano a questo proposito Cinzia Mazzacca (Flc Cgil) e Antonietta Pellegrino (Cisl) – era quello

Antonietta Pellegrino (Cisl)
Antonietta Pellegrino (Cisl)
images.jpg
Cinzia Mazzacca (FLC CGIL)

di garantire un consistente numero di stabilizzazioni. Ne abbiamo portate a casa ben 500 nella sola scuola a carattere statale. Un contingente che supera di gran lunga i posti vacanti nell’organico di diritto, cosa che nessun giudice avrebbe mai imposto in una sentenza».
A ciò si aggiunge la garanzia per gli 800 docenti di ruolo che hanno maturato l’anzianità di servizio di vedersi riconosciuto economicamente lo scatto di livello. «Abbiamo ottenuto questi due risultati – ricordano Mazzacca e Pellegrino – senza ridurre l’offerta formativa agli studenti e alle famiglie, ossia senza tagliare fondi di istituto e fondo qualità. È infatti grazie a questi fondi che gli insegnanti potranno continuare ad offrire assistenza ai ragazzi in difficoltà, sorveglianza, accompagnamento e tutte le attività extracurriculari che arricchiscono le attività della scuola con gli studenti. Toccare qui fondi avrebbe significato eliminare dei servizi o imporli ai docenti senza alcun riconoscimento economico».
Per quanto riguarda la rimodulazione dell’orario di lavoro Flc Cgil e Cisl Scuola ribadiscono che la decisione sull’articolazione delle ore aggiuntive resta nelle mani del collegio docenti. «È sempre stato così – affermano le due sindacaliste – e chi diceva che ci sarebbero state 30 ore obbligatorie per la copertura delle supplenze brevi diceva il falso».
Ora Flc Cgil e Cisl Scuola sono pronte ad affrontare tutti gli altri nodi della scuola. «Dobbiamo rendere compiuto – spiegano – il sistema di reclutamento per garantire regole certe per tutti i precari, anche quelli inseriti nelle fasce più basse. Ma vogliamo anche valorizzare nella flessibilità l’impegno degli insegnanti che garantiscono attività aggiuntive con i ragazzi e offrire modalità di ricollocazione, in funzioni non di insegnamento, all’interno delle scuole ai docenti che raggiungono una certa età di servizio, sgravandoli almeno parzialmente dal lavoro in aula e ampliando le occasioni di tutoraggio verso gli insegnanti più giovani». Su questo punto si va verso la sottoscrizione di un impegno comune tra Provincia e sindacati da tradurre in pratica nelle prossime tornate contrattuali.
Sul pacchetto scaturito dalla trattativa in Apran, Flc Cgil e Cisl Scuola, come in ogni altra analoga occasione, consulteranno i personale insegnante. «È un atto dovuto – affermano Mazzacca e Pellegrino – che realizzeremo nel pieno rispetto delle regole delle nostre organizzazioni sulla democrazia e sulla partecipazione alla vita del sindacato».