MILANO – 11 giu. 2014 – Tassisti fermi contro Uber, l’applicazione che permette di prenotare una vettura con conducente (NCC) grazie ad un semplice smartphone e alla carta di credito. La protesta si sta svolgendo in tutta Europa e in Italia la città “nevralgica” è Milano, dove il blocco dei taxi è cominciato alle 8 di mattina e proseguirà fino alle 22: i tassisti, che accusano Uber di concorrenza sleale, trasporteranno solo malati, disabili, donne con bambini piccoli mentre le loro auto rimangono ferme ai parcheggi. Uber in Italia ha risposto, a sua volta, abbassando per oggi le tariffe di tutte le corse del 20%.
Secondo Codici, “I tassisti da tempo denunciano la difficoltà di convivere con gli Ncc, le auto a noleggio con conducente, parlando appunto di concorrenza sleale. Ma in realtà di tutto si tratta tranne che di concorrenza sleale. Qui il punto non è la scorrettezza, ma un concorrente che “rischia” di acquisire importanti fette di mercato”.
Afferma il segretario nazionale Codici Ivano Giacomelli: “I tassisti stanno palesemente difendendo i propri interessi, portando avanti una protesta eccessivamente di parte che, in un modo o nell’altro, peggiora la qualità del servizio, visti i disagi che anche oggi ci saranno per gli utenti”.
“Siamo stanchi di assistere a scioperi come questo, un sistema di mera difesa delle lobby dei tassisti. Vista la situazione attuale – aggiunge Davide Zanon, Segretario Regionale Codici Lombardia – è più che mai urgente una normativa nazionale che regoli sotto ogni singolo aspetto il servizio e che tuteli gli utenti. Non siamo in alcun modo contrari alle innovazioni che possono portare a nuove tipologie di servizi ma, ovviamente, la tutela degli utenti deve rimanere sempre un centro di interesse primario”.