CAVALESE (TN) – 27 ott. 2023 – Da oggi non sarà più così, grazie al nuovo Centro per la proctologia e la neuromodulazione sacrale dell’ospedale di Cavalese, un luogo, non solo fisico, dove i pazienti vengono valutati e presi in carico da un team multidisciplinare e possono accedere rapidamente ad un percorso di diagnosi e cura in grado di gestire globalmente i loro disturbi, attraverso l’approccio terapeutico più appropriato. Grazie alla collaborazione tra l’Unità operativa di chirurgia di Cavalese e l’U.o. multizonale di urologia, è nata una nuova realtà ospedaliera per la diagnosi e cura dell’incontinenza urinaria e fecale, capace di garantire attraverso diversi specialisti tutte le terapie previste dalle linee guida internazionali, comprese quelle ad alta intensità assistenziale.
Quando le terapie conservative come la farmacoterapia e la riabilitazione del pavimento pelvico risultano inefficaci nel controllare disturbi legati al controllo dell’intestino e della vescica, una soluzione innovativa è rappresentata dalla neuromodulazione sacrale, tecnica che favorisce il controllo dei disturbi attraverso l’invio di impulsi elettrici ai nervi sacrali che controllano gli organi deputati alla continenza. La neuromodulazione è una pratica esistente da diversi anni che si è molto evoluta attraverso sistemi sempre più miniaturizzati e confortevoli, inseriti a livello percutaneo con un procedimento mininvasivo in anestesia locale.
Il sistema di neuromodulazione è costituito da un neurostimolatore, un elettrocatetere e un programmatore in dotazione per il paziente. I pazienti che hanno bisogno di questo tipo di impianti possono dunque fare riferimento al centro per la proctologia e la neuromodulazione sacrale di Cavalese, diretto dal primario della chirurgia di Cavalese, Luigi Pellecchia, in collaborazione con Tommaso Cai, direttore f. di anestesia di Cavalese Gerardo Liguori.