PROVINCIA E COOPERAZIONE: INSIEME PER GUARDARE CON FIDUCIA AL FUTURO

Cronaca

TRENTO – 23 giu. 2014 – Si rafforza la collaborazione fra la Provincia autonoma di Trento e mondo trentino della Cooperazione, due pilastri dell’Autonomia, che intendono condividere azioni e strategie per dare sostegno e fiducia al tessuto sociale ed economico del Trentino.

I due presidenti, Ugo Rossi e Diego Schelfi, hanno firmato oggi un protocollo d’intesa che si pone l’obiettivo di rafforzare lo sviluppo del territorio con il contributo del sistema della cooperazione trentina. Un sistema che ha rappresentato un fattore di crescita locale e nel tempo, si legge nella premessa del protocollo, è divenuto un elemento strategico di rinnovamento, agente di coesione sociale e di rafforzamento dei legami solidaristici della società. Proprio per queste sua capacità di fare fronte alle difficoltà, la Cooperazione condivide con l’Autonomia lo stesso denominatore comune: il rispetto e la valorizzazione della persona.

Il radicamento esteso sul territorio e la presenza in quasi tutti i settori economici di attività, con punte di eccellenza a livello nazionale, fanno del Trentino un vero e proprio “distretto cooperativo” come poche altre esperienze al mondo. Il protocollo è frutto di un incontro che la Giunta provinciale ha avuto il 4 aprile scorso con i vertici della Cooperazione e dei successivi approfondimenti con gli assessori di merito. Quattro le macro aree di intervento prioritarie individuate nel protocollo: agricoltura, lavoro-servizi, consumo e credito.

L’intento del protocollo, sottoscritto oggi, è quello di stipulare un’intesa sulle principali tematiche di interesse comune, finalizzata ad individuare criticità, strategie e piste di lavoro su alcuni temi ritenuti cruciali per lo sviluppo ed il rafforzamento della competitività del Trentino e per supportare l’economia provinciale in questo particolare momento di incertezza.

La Provincia autonoma di Trento e la Federazione trentina della Cooperazione si impegnano quindi ad attuare politiche indirizzate allo sviluppo del tessuto economico e dell’occupazione, attraverso il miglioramento della qualità dell’impresa e del lavoro, ponendo attenzione alle modalità di assegnazione dei servizi e garantendo priorità e tempi certi agli interventi che verranno definiti.
Si intende inoltre mettere in atto un forte coordinamento tra interventi di sistema e strumenti specifici di incentivazione per focalizzarli sul sostegno selettivo di iniziative rivolte allo sviluppo, nell’ambito di un percorso di razionalizzazione e qualificazione della spesa pubblica.
Nel protocollo si pone, inoltre, grande attenzione alla valorizzazione del tema della Cooperazione e dell’Autonomia nei percorsi educativi della scuola trentina e si evidenzia la necessità di favorire e stimolare i processi di internazionalizzazione delle imprese cooperative.
Quattro le macro aree di intervento prioritarie individuate nel protocollo: agricoltura, lavoro e servizi, consumo e credito.
Nello specifico, sul tema dell’agricoltura il protocollo prevede azioni per tutelare e promuovere le produzioni agricole trentine e le tipicità territoriali, sostenendo la commercializzazione dei prodotti e dei marchi cooperativi sui mercati esteri. Un elemento rilevante e’ rappresentato dalla salvaguardia ambientale e dalla valorizzazione delle produzioni biologiche, anche attraverso il recupero delle terre abbandonate. Importante elemento di intesa e’ costituito poi dall’obiettivo di rafforzare la presenza commerciale dei settori ortofrutticolo e vitivinicolo attraverso operazioni di razionalizzazione dei rispettivi comparti.
In tema di consumo si ribadisce il fondamentale ruolo sociale ed economico svolto dalla cooperazione di consumo, che va salvaguardato. Dalla condivisione della basilare utilità di tale funzione per la comunità trentina consegue che i vari strumenti di pianificazione, legislativi e regolamentari dovranno tenere conto dell’obiettivo di salvaguardare tale modello ed eventualmente introdurre logiche perequative.
Per quanto concerne il settore del lavoro e dei servizi si evidenzia come le nuove normative europee pongano forte attenzione alle questioni legate agli aspetti sociali e di interesse pubblico. In particolare concentrano l’attenzione sulla crescita intelligente e sostenibile, sull’inclusione sociale e professionale di persone svantaggiate, prevedendo un forte innalzamento delle soglie di rilevanza comunitaria con riferimento ad appalti di servizi sociali o speciali di tipo sanitario, sociale, assistenziale, educativo e culturale. Ciò potrà rappresentare un’ulteriore occasione per il Trentino di fungere da “laboratorio di innovazione” in aggiunta alle già concorrenziali disposizioni provinciali, favorendo maggiori opportunità di lavoro da parte delle imprese cooperative, comprese quelle di tipo “B”.
In materia di credito si condivide la necessità di un approfondimento complessivo e puntuale che parta dalla analisi di tutti gli strumenti di sostegno all’investimento delle imprese, per valutarne la necessità, la coerenza, l’efficienza e l’efficacia. Si dovrà decidere quali azioni sono da tenere in vita, quali da eliminare e quali da correggere e come. Dentro questa analisi sarà preso in esame l’approccio delle Casse Rurali sia nei confronti delle imprese sia dei privati cittadini che accedono ad un mutuo per l’acquisto della prima casa.
Provincia e Cooperazione si impegnano a concretizzare in proposte specifiche, anche di riforma legislativa gli intendimenti contenuti nel documento, coinvolgendo le proprie strutture, al fine di trovare eventuale definizione in occasione della manovra finanziaria della Provincia per il 2015.