TRENTO 26 ott. 2023 – La situazione e le prospettive future del settore frutta a guscio in Italia sono il tema al centro dell’evento scientifico che si è aperto oggi a San Michele. Due giorni di confronto tra una cinquantina di ricercatori sulla situazione corrente dei consumi, della produzione e della commercializzazione della frutta a guscio in Italia ed in Europa e sulle più recenti acquisizioni scientifiche mirate a proporre strategie di gestione innovative e sostenibili.
Erano presenti anche i rappresentanti del mondo produttivo nazionale e locale sia della castanicoltura che della nocicoltura e delle altre colture frutticole a guscio oggetto delle giornate scientifiche. Il settore della frutta a guscio in Italia sta vivendo un momento di particolare interesse.
Se la coltivazione del pistacchio è concentrata quasi interamente in Sicilia, in forte espansione è la coltivazione del noce, a seguito di un contesto mondiale di crescente consumo. La castanicoltura nazionale sta riprendendo dopo anni di pesanti perdite dovute a patogeni e parassiti, con un incremento nella coltivazione, produzione e soprattutto esportazione verso paesi quali Germania, Svizzera, Austria, Francia e Spagna.
I ricercatori FEM hanno parlato di caratterizzazione genetica, metabolica e della tracciabilità geografica di diverse specie di frutta a guscio, ma anche di studi su aspetti cruciali quali la maturazione del frutto, l’ottimizzazione dell’uso dell’acqua con il supporto dell’agricoltura digitale e lo sviluppo di buone pratiche di economia circolare basate sul possibile riutilizzo degli scarti di potatura, raccolta e lavorazione di noce e castagno nell’ambito della filiera casearia o in agricoltura biologica.
Il video dell’Intervista Luisa Palmieri – ricercatrice FEM
Fotoservizio e Filmato a cura dell’Ufficio Stampa FEM