TRENTO – 20 giu. 2014 – Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Bruno Kessler, riunito questa mattina presso la sede di Trento, ha approvato il bilancio consuntivo 2013, che si attesta a 44,2 milioni di euro e andiamo vedere quanto valutato per capitoli.
Il progetti europei
Una fra le principali caratteristiche del bilancio della Fondazione riguarda la componente connessa ai progetti europei. Il bilancio 2013 evidenzia un positiva crescita del valore dei progetti cofinanziati dall’Unione Europea che passa da 3,8 milioni a 5,4 milioni di euro.
Tra questi, il progetto “Symphony” sul tema della trasformazione agro-alimentare, finalizzato allo sviluppo di un sensore per il rilevamento della tossina Aflatossina M1 nel latte. Per verificare l’applicabilità dei risultati ottenuti dalla ricerca, è stato siglato un accordo quadro con il Consorzio Trentino dei Produttori Caseari (CONCAST).
Questi risultati confermano la capacità della Fondazione non solo di far fronte agli effetti della crisi economico-finanziaria mantenendo alti i livelli di autofinanziamento, ma anche di rendere il comparto scientifico tecnologico sempre più competitivo e aperto alle sfide internazionali.
Autofinanziamento acquisito
In merito alla capacità da parte del comparto della ricerca di acquisire finanziamenti esterni, nel corso del 2013 si segnala una crescita rispetto al 2012, grazie alla firma di importanti progetti da fonti pubbliche nazionali ed europee e commesse da privati, per un valore complessivo di circa 14,5 milioni di euro (nel 2012 furono 12,6 milioni). Questo risultato deriva anche dall’aumento dei brevetti: sei nuovi depositati nel 2013 per un totale di 39.
Diversificazione delle fonti di finanziamento
La FBK conferma anche per il 2013 l’impegno a differenziare le proprie entrate, grazie al rafforzamento della collaborazione con il settore industriale, potenziando così la capacità di trasferire le proprie tecnologie e l’impatto delle proprie attività sulla società.
Rapporti con il territorio
Consolidato il sistema di relazioni grazie a numerosi contratti di collaborazione siglati con partner locali. Si conferma l’importanza delle attività di ricerca della Fondazione come propulsore per l’innovazione del sistema produttivo locale: 36 sono stati attivati con privati per il trasferimento d’innovazione di prodotti o servizi.
Nei rapporti con le giovani generazioni, la Fondazione ha in attivo 23 contratti con le scuole secondarie di secondo grado, avviati con lo scopo di orientare gli studenti verso l’importanza della ricerca scientifico-tecnologica per il loro sviluppo professionale.
Grazie al programma “FBK Junior – La ricerca come mestiere” sono centinaia gli studenti che hanno lavorato con i ricercatori della Fondazione in progetti come “CORDATA”, che affronta in modo multidisciplinare le tematiche della Fisica delle particelle elementari ed astro-particellare. Anche le importanti relazioni tra etica e tecnologie sono state oggetto di indagine in un progetto omonimo (“Etica e tecnologie”), coordinato da un gruppo interdisciplinare di ricercatori.
Posizionamento scientifico
Rispetto al 2012, si segnala un recupero significativo delle pubblicazioni scientifiche (da 202 a 218) e un aumento (+19,7%) del numero di articoli pubblicati su riviste con alto impact factor (o ANVUR per il settore umanistico) che passa da 152 a 182. Bilancio positivo anche per quanto riguarda il numero di libri e capitoli di libro (da 67 a 83).
Nasce un nuovo spin-off frutto del know-how di ricerca
Nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato la costituzione di un nuovo spin-off che, partendo dallo sviluppo della piattaforma “SicurSkiWeb”, opererà nel campo dell’analisi dei dati georiferiti in ambito sportivo. Lo scopo della società è costruire una piattaforma informativa web mobile (quindi, utilizzabile anche sugli smartphone) che permette di praticare sport in sicurezza. Per lo sci, fornisce allo sciatore innovativi servizi basati sulla localizzazione geografica in alta risoluzione, e strumenti utili anche alle squadre di soccorso, ai gestori delle aree sciistiche, alle scuole di sci e alle compagnie di assicurazione.
Mobility
Nel 2013 la Fondazione Bruno Kessler ha confermato l’attenzione allo sviluppo professionale del personale di ricerca e, in particolare, dei giovani, favorendone la mobilità tramite la prosecuzione del progetto Mobility, avviato nel 2012.
Scopo dell’iniziativa è di offrire la possibilità, ai ricercatori senior, di intensificare attività di ricerca con enti e istituzioni esterne e, a quelli junior, di ampliare le opportunità di un inserimento professionale stabile nell’ambito della ricerca.
“Il momento storico che stiamo vivendo – ricorda il presidente Massimo Egidi – è caratterizzato, fra l’altro, da una rigidità del mercato delle professioni intellettuali, in Italia e più in particolare in Trentino. L’impegno della Fondazione, seppure nel suo piccolo ambito d’intervento, deve essere quello di fluidificare tale mercato, tessendo reti nazionali e internazionali abbastanza vaste da creare spazi per i giovani”.
Grazie a Mobility, nel 2013, 18 ricercatori hanno potuto trascorre un periodo di lavoro e ricerca all’estero. Altri 11 partiranno quest’anno nell’ambito dello stesso programma. “I giovani talenti – conclude Egidi – sono un punto di forza della Fondazione anche grazie ai significativi investimenti effettuati nella politica di supporto a programmi di dottorato, in primis attivati dall’Università di Trento, su temi di interesse per i Centri della Fondazione”.
La FBK infatti finanzia 32 dottorati di ricerca, in collaborazione con varie Università italiane e straniere, per un totale di 1,5 milioni di euro.