I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920

Cronaca, Cultura

TRENTO – 27 giu. 2014 – Le Gallerie, da sabato 28 giugno e per i prossimi 5 anni, raccontano la prima guerra mondiale attraverso il dramma dei trentini. La storia di una popolazione che visse sulla propria pelle tutti gli aspetti di quel conflitto. Il curatore Quinto Antonelli: “Un’esposizione didattica, comprensibile a tutti: era compito della Fondazione”. Affiancherà altre mostre, in primis quella dedicata al rapporto tra cinema e Grande Guerra che si inaugurerà il 28 luglio, e altre iniziative per i prossimi cinque anni, in occasione del Centenario della Grande Guerra.

Le lancette dell’orologio tornano indietro di cento anni, nella Galleria bianca. Nel tunnel si incontra la storia della Grande Guerra, dispiegata sulla mappa dell’Europa e del mondo, dove si consumò il dramma dei trentini. Il conflitto in trincea e quello in montagna, la tragedia dei profughi e degli internati, le vicende dei combattenti austroungarici sul fronte orientale, quelle dei volontari dell’esercito italiano.

Con la mostra “I Trentini nella guerra europea”, curata dal ricercatore Quinto Antonelli e dalla Fondazione Museo storico del Trentino in occasione del Centenario della Grande Guerra, dopo la prima apertura delle Gallerie nel 2008, si torna a parlare di prima guerra mondiale. “Un conflitto che è giusto ricordare partendo da Trento – spiega il curatore Quinto Antonelli – perché il Trentino esemplifica quell’esperienza di guerra totale, con il coinvolgimento dei civili, la distruzione degli abitati, i combattimenti dei soldati in eserciti plurilingue. E perché la storia del Trentino mostra quanto fu grande lo scenario del conflitto”. Un’esposizione pensata per essere didattica e divulgativa: “Abbiamo ritenuto fosse compito della Fondazione Museo storico organizzarla – prosegue Antonelli – saranno molte le mostre e le iniziative dedicate alla Grande Guerra che si susseguiranno da qui al 2018, questa però, piccola e generale, fornisce un contesto spazio-temporale di quel che accadde, è una mostra informativa”.
IL PERCORSO, LE MAPPE, GLI OGGETTI

La mostra è articolata in cinque sezioni, una per ogni anno di guerra. In ciascuna c’è una mappa che mostra via via gli Stati belligeranti e gli spostamenti dei trentini, le cui vicende non rimasero confinate al conflitto italo-austriaco, ma si intrecciarono a quelle del resto d’Europa. Una popolazione che in quegli anni si mosse dall’Italia fino in Boemia, Moravia, Galizia, Serbia, Romania, Russia, Siberia e per qualcuno anche in Cina e negli Stati Uniti, prima del ritorno a casa dopo la guerra.

Il percorso si snoda su dei pannelli orizzontali, posti in cima a dei supporti che richiamano le cassette militari che venivano utilizzate per trasportare oggetti e spostarsi sui treni. Ci sono lettere, cartoline, pezzi di diari, fotografie raccolte a gruppi di 36, come in un vecchio rullino. Accanto a esse, le particolari storie di singoli trentini: gente comune, soldati, un sacerdote internato che nel campo di Theresienstadt incontrò l’attentatore dell’arciduca Francesco Ferdinando, un militare che spezzò il proprio fucile per rifiutare la guerra e venne fucilato.

Vero cuore della mostra sono gli eventi, segnati su una linea del tempo sul muro della galleria e spiegati, sezione per sezione, sui pannelli sopra le cassette.
La sezione dedicata al 1914 racconta la leva di massa, la partenza dei trentini per il fronte orientale, l’esperienza di prigionia in Russia.
Nel 1915 l’entrata in guerra dell’Italia e l’apertura del fronte italo-austriaco segnano il dramma dei civili trentini che diventano profughi nei territori a est dell’Austria-Ungheria, o vengono internati nelle città di legno quando sospettati d’irredentismo.

Nel 1916 altri 35mila sfollati trentini vengono mandati nei campi profughi italiani. Il Trentino, svuotato dai civili, si riempie di reduci, di soldati amputati e malati. Nella fossa dietro il Castello del Buonconsiglio ha luogo il 12 luglio l’esecuzione di Cesare Battisti, irredentista e condannato dagli austriaci per alto tradimento.

La parte dedicata al 1917 racconta il fronte trentino, la Guerra Bianca sulle Dolomiti e il coinvolgimento dei trentini prigionieri nella Rivoluzione russa.
Il percorso si chiude con un’appendice che racconta il ritorno e l’immediato dopoguerra.

Inaugurazione della mostra: sabato 28 giugno ore 17
Interverranno:
Tiziano Mellarini, assessore alla Cultura della Provincia autonoma di Trento
Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo storico del Trentino
Quinto Antonelli, curatore della mostra

INFO
Fondazione Museo storico del Trentino
Tel. 0461 230482
info@museostorico.it – www.museostorico.it

LE GALLERIE
Piedicastello, Trento
Ingresso libero
Mar-dom, 9-18
Lunedì chiuso