INAUGURATA LA MOSTRA “I TRENTINI NELLA GUERRA EUROPEA 1914-1920”

Cronaca, Cultura

TRENTO -28 giu. 2014 – “Questa mostra si inserisce bene in un calendario di appuntamenti che non vuole essere celebrativo ma commemorativo. Vogliamo che, anche grazie a eventi come questo, si possano ricordare i terribili effetti della guerra sulle persone e sulle cose. Solo con la memoria, con la conoscenza dei fatti, possiamo sperare di dare un contributo alla causa della pace e della convivenza. Mi auguro quindi che tante persone, e soprattutto i giovani, possano venire a vederla per coglierne il significato più profondo, che è uno stimolo alla riflessione. E’ un impegno, quello in favore della conoscenza della nostra storia e della costruzione della pace mattone dopo mattone, che vogliamo prenderci anche oltre l’arco temporale delle iniziative previste per il Centenario della Grande Guerra”: con queste parole Tiziano Mellarini, assessore alla cultura della Provincia autonoma di Trento ha accompagnato l’inaugurazione della mostra “I Trentini nella guerra europea, 1914-1920”, curata dal ricercatore Quinto Antonelli e dalla Fondazione Museo storico del Trentino presso lo spazio espositivo delle “Gallerie” di Piedicastello.

Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione, ha sottolineato “il carattere volutamente didattico di una esposizione che vuole soprattutto farsi capire e raccontare la guerra per quello che è stata”. Quinto Antonelli ha aggiunto che quello del primo conflitto mondiale “è un periodo che si caratterizza per la sottrazione degli uomini da un Trentino che si svuota e nello stesso tempo per un territorio che si riempie di soldati, con città e centri abitati che si trasformano in caserme o ospedali e con le stesse montagne che vengono disboscate e si affollano di combattenti”. All’inaugurazione è intervenuto anche l’assessore alla cultura del Comune di Trento Andrea Robol.

Da oggi, nella Galleria bianca, si possono vedere documenti e testimonianze del primo conflitto mondiale: quello in trincea e quello in montagna, la tragedia dei profughi e degli internati. Ci sono lettere, cartoline, pezzi di diari, fotografie, disegni, quadri e oggetti.
La mostra è articolata in cinque sezioni, una per ogni anno di guerra. In ciascuna c’è una mappa che mostra gli stati che combattevano e gli spostamenti dei trentini: dall’Italia alla Boemia, Moravia, Galizia, Serbia, Romania, Russia, Siberia. (lr)