TRENTINO – FINE DELL’EMERGENZA E ORA SI CONTANO I DANNI

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TRENTINO – 3 nov. 2023 – Rientrata l`emergenza maltempo che ha flagellato il Trentino negli ultimi giorni: stamattina è stata convocata dal dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col la Sala Operativa della Protezione Civile per fare il punto della situazione e non sono state rilevate particolari criticità, nonostante i numerosi danni, che complessivamente ammontano a circa 5 milioni di euro.

Alcune strade rimangono attualmente chiuse, smottamenti e piccole frane sono comunque in via di risoluzione, mentre le strade forestali hanno subito numerosi cedimenti di banchine, erosioni e colate detritiche la cui valutazione complessiva sarà possibile soltanto in primavera . 00 di ieri e fino a questa mattina sono state oltre 230, mentre circa un migliaio di Vigili del fuoco sono stati attivati e distribuiti su tutto il territorio provinciale nella scorsa notte, soprattutto per monitorare gli eventi e essere pronti ad intervenire in caso di necessità.

Un ringraziamento al personale provinciale, ai Vigili del Fuoco permanenti e ai tantissimi volontari che hanno prestato la loro opera è venuto dal presidente Maurizio Fugatti, presente alla riunione: ‘‘A tutte le persone che si sono rese disponibili nelle diverse parti del territorio va un sentito ringraziamento da parte nostra. Questa seconda fase di emergenza può fortunatamente considerarsi chiusa; le strutture sono state in grado di utilizzare al meglio tutte le capacità tecniche e le infrastrutture a disposizione, come le dighe e dopo le verifiche fatte questa mattina, non è stato necessario aprire di nuovo la galleria Adige-Garda‘‘.

La sala operativa della Protezione Civile in riunione

Come emerso dai resoconti della Sala Operativa, gli interventi hanno riguardato soprattutto allagamenti per la rottura o il malfunzionamento di pompe, mentre gli eventi si sono verificati soprattutto nelle Giudicarie e in Rendena, nelle Valli di Non e Sole e in Valle dei Mòcheni. Gli smottamenti e le colate di massi e fango che hanno interessato alcune zone sono tuttora in corso di valutazione. La frana che da Sporminore è scesa verso Lovernatico non sembra rappresentare un pericolo per il torrente e a Cloz la situazione è sotto controllo.

A Cavedine si è verificata una frana traslativa in strati di roccia, che si sono frammentati in blocchi di varie dimensioni, provocando un accumulo di circa 50. I due tralicci di elettrodotti e i due edifici agricoli vicini all’evento non hanno subito danni. La situazione degli invasi è sotto controllo e anche il colmo del fiume Adige non ha creato situazioni di pericolo ed è in calo.

Il Presidente Maurizio Fugatti

Come ricordato dal presidente Fugatti, non è stato necessario ricorrere all’apertura della galleria Adige-Garda, anche se permane fino a lunedì prossimo il divieto di navigazione per un raggio di 200 metri dallo sbocco della galleria e da quello del fiume Sarca, oltre alla cauta navigazione su tutto lo specchio del lago, per la parte trentina. La pioggia ha raggiunto nelle ultime ore i 130 millimetri di media, calando ai 5 mm all’ora in mattinata, ma le precipitazioni si esauriranno con ogni probabilità nel corso del pomeriggio su tutto il territorio.