TRENTO – 28 ott. 2023 – «Interramento della ferrovia a Spini di Gardolo, il progetto è molto costoso e con un iter di realizzazione molto più lungo rispetto al sottopassaggio stradale». A seguito delle esternazioni dei giorni scorsi circa la possibilità di interrare la ferrovia Trento – Malè
invece del tratto di via di Spini, il commissario straordinario alla viabilità Gianfranco Cesarini Sforza boccia la soluzione alternativa in quanto comporterebbe notevoli complicazioni tra cui anche il raddoppio dei costi e l’allungamento tempi. Il sottopassaggio stradale di via di Spini e ciclopedonale di via Palazzine è nato per facilitare l’accesso alla zona industriale e residenziale, ma soprattutto permettere di rimuovere il passaggio a livello della Trento-Malè, generatore di code e ingorghi. A seguito delle novità introdotte dal progetto Nordus, che prevede tra l’altro il potenziamento della linea ferroviaria tra il capoluogo e Lavis con il raddoppio dei binari, nei giorni scorsi si è ipotizzato di interrare la ferrovia al posto della strada.
Inoltre dice Gianfranco Cesarini Sforza «Innanzitutto il progetto elaborato non affronta il problema del passaggio a livello di via Palazzine
per il quale si può mantenere il progetto attuale oppure anticipare l’interramento della ferrovia di altri 270 metri, ma a quel punto ci sarebbe da valutare l’interferenza con il binario in direzione del futuro deposito di Trentino Trasporti. » .
“Il solo tempo di progettazione – conclude Cesarini Sforza – può essere stimato in un anno nella previsione più ottimistica e la linea Trento Malè rimarrebbe interrotta ben oltre l’anno e mezzo previsto dalla pianificazione comunale. A livello di costi servirebbero almeno 2 milioni di euro per la progettazione, più altri 56 per la realizzazione del sottopassaggio ferroviario, più del doppio del sottopassaggio stradale che è di circa 25,5 milioni di euro”.