EUROPA – INDAGINE CONOSCITIVA (PER DIFETTO) DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO

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EUROPA – 8 nov. 2023 – Una raccolta di dati lanciano un grido di allarme emerge da una analisi dei dati che pongono in esami gli infortuni in Europa. Si tratta di tutti quegli infortuni che portano a un danno fisico o mentale durante l`esecuzione di un processo lavorativo oppure durante il tragitto tra la casa e il luogo di lavoro.

A livello europeo, vengono registrati sia gli episodi mortali che quelli con esito non fatale. Sono considerati mortali gli incidenti in seguito ai quali il lavoratore perde la vita entro un anno dall`avvenimento (per cause a esso riconducibili).

Per i secondi invece si comprendono solo quelli che causano almeno 4 giorni di assenza dal luogo di lavoro. È però una questione che riguarda principalmente gli eventi dall`esito non fatale.

Nel 2022, la regione italiana con l’incidenza maggiore di infortuni legati al lavoro è la Liguria (3.050).

La situazione delle regioni italiane
È possibile analizzare il dato italiano a livello regionale, con il rilascio più recente che fa riferimento all’anno successivo, il 2022. In questo caso, i dati sono relativi alle denunce, quindi le segnalazioni che sono state fatte dai lavoratori. In particolare, si considerano gli infortuni definiti, quelli per cui l’iter sanitario e amministrativo si dichiara concluso da parte dell’Inail. Quelli totali comprendono numerose casistiche:

  • positiva, ovvero l’attività lavorativa è riconosciuta come causa dell’infortunio che supera i 3 giorni di malattia;
    negativa, quando il lavoro non è riconosciuto come motivo dell’incidente;
  • in franchigia, con episodi che non hanno determinato un’assenza lavorativa superiore ai tre giorni di lavoro nonostante sia riconosciuta un’inabilità temporanea;
  • in istruttoria nel caso in cui l’evento sia ancora in fase di accertamento.
    Nel 2022 in Italia si registrano 703.423 denunce per infortunio sul lavoro, di cui 429.004 con esito positivo. Sono legate a eventi fatali 1.209 segnalazioni, 606 sono positive. È possibile considerare l’incidenza a livello regionale, calcolata ogni 100mila occupati.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Inail – (consultati: lunedì 6 novembre 2023)

Le tre regioni italiane con l’incidenza di infortuni positivi sul lavoro maggiori sono Liguria (3.050,56 ogni 100mila occupati), provincia autonoma di Bolzano (2.722,27) e Veneto (2.484,48). Valori minori invece in Sardegna (1.343,30), Calabria (1.270,47) e Campania (1.179,92). Anche in questo caso, può essere sottostimato il fenomeno dal momento che non tutti denunciano. Inoltre, non è da sottovalutare l’incidenza di lavoro irregolare.

Per quel che riguarda invece gli incidenti mortali positivi, la Valle d’Aosta è il territorio in cui si registra il dato maggiore (9,29 ogni 100mila occupati), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (4,33) e dall’Umbria (4,11). È invece più bassa in Campania (1,88), Friuli-Venezia Giulia (1,79) e Abruzzo (1,50).