CANAZEI – (TN) – 29 giu. 2014 – “Vogliamo dare un’anima al Sentiero della Pace”. È il messaggio forte lanciato dal Rifugio Contrin da Morena Berti, in rappresentanza del Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti, agli oltre 500 alpini intervenuti da tutta Italia per prendere parte al 31° raduno nazionale degli alpini. All’indomani del giorno che ha aperto le celebrazioni del centenario d’inizio della Grande Guerra le montagne del Trentino sono già state protagoniste oggi di un primo importante appuntamento. Nella suggestiva cornice del rifugio Contrin, ai piedi della Marmolada, si è svolto il tradizionale appuntamento dell’ultima domenica di giugno organizzato dall’ANA di Trento. Quest’anno l’adunata ai piedi della Marmolada ha visto anche l’avvio del pellegrinaggio civile della pace proposto dalla Fondazione Opera Campana dei Caduti di Rovereto. Un percorso di 20 giorni lungo il Sentiero della Pace realizzato trent’anni fa dalla Provincia Autonoma di Trento.
Non a caso è stato scelto il rifugio Contrin per la tappa zero del pellegrinaggio. Il Contrin è un luogo molto caro agli alpini e alla Sat che qui hanno la loro casa dagli anni Venti quando insieme ricostruirono l’edificio distrutto dalla Grande Guerra.
Nonostante l’inclemenza del tempo, in tanti si sono dati appuntamento al rifugio, dopo aver percorso a piedi il ripido sentiero che sale da Penìa, per l’alzabandiera, i discorsi ufficiali e la Santa Messa celebrata da don Bruno Fasani. Tra le autorità non hanno voluto mancare, tra gli altri, il presidente della Provincia, Ugo Rossi, il presidente dell’ANA di Trento, Maurizio Pinamonti, il presidente dell’ANA nazionale, Sebastiano Favaro.
“La pace esige un impegno quotidiano e la consapevolezza che la sopravvivenza della comunità è legata alla pace – ha affermato Morena Berti in rappresentanza del Reggente della Fondazione Opera Campana dei Caduti. Maria Dolens ogni sera suona cento rintocchi in memoria di tutte le guerre ma si rivolge anche alla coscienza dei vivi perchè si costruisca una società che prevenga la violenza e il conflitto. Attraverso il pellegrinaggio civile a cento anni di distanza da quell’immane tragedia noi cammineremo lungo quel fronte, daremo un’anima al sentiero, saremo pellegrini alla ricerca della pace in primis con noi stessi e poi con gli altri, saremo testimoni che essere uomini di pace si può”.
Domani mattina, lunedì 30 giugno, il pellegrinaggio entrerà nel vivo della prima tappa: dal Rifugio Contrin al Rifugio Taramelli, forse il tratto di percorso più lungo ed impegnativo dell’intero itinerario che snoderà lungo la val di Fassa e Fiemme, la Valsugana, gli altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna per arrivare a Rovereto il 20 luglio sul Colle di Miravalle all’ombra della Campana dei Caduti.
Un cammino non solo per appassionati di “fatti d’arme”, ma anche da persone disponibili e aperte a riflessioni di altra natura proprio sul tema della pace. L’idea è quella di dare un’anima al Sentiero, offrendo agli escursionisti non solo spunti di osservazione sugli aspetti tecnico-militari della guerra, ma anche motivi di meditazione sulle vicende umane che hanno coinvolto il soldato impegnato al fronte, a contatto diretto e continuo con altri soldati definiti “nemici” e in dialogo drammatico con i problemi dell’esistenza umana e con il mistero della morte. Il “Sentiero della Pace”, inteso in questo modo anche come “avventura spirituale”, dovrebbe aiutare il viaggiatore/pellegrino a scoprire nella natura gli elementi simbolici che potrebbero portarlo, al di là del visibile, a comprendere il mistero della vita e della morte (nei luoghi dove in brevi istanti poteva accadere appunto il passaggio dalla vita alla morte). Sarà un percorso insieme materiale e spirituale e la Campana sarà il punto di riferimento del Pellegrino.
Le tappe giornaliere toccheranno i rifugi Contrin e Taramelli, si transiterà da Passo San Pellegrino, si ammireranno le meraviglie naturali del Parco di Paneveggio. E ancora i rifugi Refavaie e Carlettini, per dirigersi verso Passo Vezzena, Luserna, Lavarone, Forte Kerle, l’imponente Pasubio, il monte Zugna e arrivare il 20 luglio alla Campana dei Caduti meta finale dell’itinerario. Sul Colle di Miravalle la sera alle 21.00 i pellegrini saranno accolti da un grande concerto sinfonico che sarà trasmesso in diretta nazionale su Rai Radio 3. Sotto l’imponente mole di Maria Dolens suonerà l’Ensemble Orchestral Contemporain diretto da Daniel Kawka che eseguirà la Sinfonia IV in Sol Maggiore di Gustav Mahler e “La vita celeste” per soprano ed ensemble da camera nella trascrizione di Erwin Stein.