VENEZIA – MARCEL DUCHAMP: UN VIAGGIO NELLA “SCATOLA IN UNA VALIGIA”

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VENEZIA – 18 ott. 2023 – Grande esposizione a Venezia dal 18 ott. al 18 marzo 2024 a cura di Luciano Pensabene Buemi, Collezione Peggy Guggenheim; Renata Pintus, Letizia Montalbano, con la collaborazione di Barbara Cattaneo, Opificio delle Pietre Dure, Firenze.

La parte digitale

A corollario dell’esposizione Marcel Duchamp e la seduzione della copia, curata da Paul B. Video e touch-screen offrono la possibilità di visionare virtualmente l’opera come lavoro unitario e di leggerla nel suo complesso, così come nelle intenzioni dell’artista, ma anche di esaminare singolarmente ciascuno dei 69 elementi che la compongono e di comprenderne il complesso sistema di costruzione. Scatola in una valigia è la prima di un’edizione deluxe di venti valigette da viaggio, che raccolgono ciascuna sessantanove riproduzioni e miniaturizzazioni di celebri lavori del poliedrico e dissacrante artista francese. L’ originale della valigia di Guggenheim è una riproduzione del dipinto Il re e la regina circondati da nudi veloci , conservato oggi al Philadelphia Museum of Art, colorata dallo stesso artista . Essa contiene inoltre una dedica a Guggenheim, che sostenne economicamente Duchamp in questa sua impresa, una miniatura del famoso orinatoio rovesciato, Fontana, del 1917, e una riproduzione del celebre ready-made rettificato del 1919, la cartolina stampata raffigurante la Gioconda di Leonardo da Vinci cui Duchamp aveva aggiunto barba e baffi e l’iscrizione «L. »

Nel corso della sua vita, Duchamp creò in diverse edizioni 312 esemplari di Scatola in una valigia. L’intervento sull’opera di Duchamp, dato il carattere polimaterico, è stato coordinato dal dipartimento di conservazione della Collezione Peggy Guggenheim e dall’Opificio delle Pietre Dure, che con i suoi undici settori di restauro, un servizio dedicato alla conservazione dell’arte contemporanea e un laboratorio scientifico è stato in grado di intervenire su tutte le tipologie di materiali. L’intervento è stato condotto in due fasi, nel 2019 e nel 2023, ed è stato in parte sostenuto da EFG, Institutional Patron della Collezione Peggy Guggenheim dal 2006. É stata realizzata una campagna di indagini per l’identificazione delle tecniche scelte dall’artista e si è ricostruito il complesso metodo di assemblaggio dei pezzi.

Trattandosi del primo esemplare della celebre serie di valigie deluxe prodotta alla fine degli anni ‘30 del Novecento, obiettivi dell’intervento sono stati la risoluzione delle problematiche inerenti la conservazione di un oggetto molto delicato, quale essa è, e l’approfondimento delle conoscenze sulle modalità operative di Duchamp nell’adozione del sistema «quasi industriale» che da quel momento attiverà per realizzare le serie successive. Data la complessità dell’opera e la sua stratificazione di contenuti, particolarmente utile è stata anche la modellizzazione virtuale dell’oggetto, che ha permesso di offrirne al grande pubblico una visione a 360°. Come è consuetudine, per le indagini diagnostiche l’Opificio delle Pietre Dure si è avvalso di una rete consolidata di collaborazioni con altri istituti di ricerca impegnati nel campo dello studio scientifico dei materiali dell’arte, in particolare con l’Istituto Nazionale di Ottica del CNR.